S. Messa nella Solennità di Santa Rosalia

Santuario di Montepellegrino-Palermo
04-09-2007
Nei giorni scorsi ho avuto la grande gioia di accompagnare in pellegrinaggio a Loreto un numeroso gruppo di giovani della nostra Arcidiocesi che, insieme a migliaia di altri loro coetanei provenienti da ogni parte d’Italia, hanno vissuto un cammino di preghiera e di incontro fraterno e gioioso aiutati dalla parola del Santo Padre e dall’intercessione forte della Vergine Lauretana.
    Di ritorno da questo pellegrinaggio, salgo oggi sul Monte Pellegrino per deporre ai piedi di Santa Rosalia i sentimenti e i propositi di vita che il Signore ha ispirato a questi giovani, e, mentre li ricordo con affetto, li affido all’intercessione della giovane ‘Santuzza’ che, coraggiosamente, fece della sua giovinezza un prezioso dono a Cristo Signore.
    Sta per concludersi un periodo estivo che spero sia stato di riposo e serenità per tutti quanti, e, come è tradizione ormai consolidata in questi anni, celebriamo la memoria liturgica della nostra Santa Patrona Rosalia proprio qui nel Santuario che sorge nel luogo in cui ella volle scoprire e gustare quotidianamente l’incontro con il suo Gesù Cristo.
    A Cristo, infatti, Rosalia ‘ come ci ha suggerito l’orazione Colletta con la quale abbiamo pregato all’inizio della S. Messa ‘ si sentì unita per tutta la vita come ad uno Sposo da amare per sempre, da ascoltare docilmente, da ricercare e desiderare continuamente nelle sue giornate.
    L’anima innamorata della giovane Rosalia non poteva sentirsi pienamente libera fra gli agi della corte normanna all’interno della quale ‘ secondo la tradizione ‘ ella crebbe, e nella quale il suo destino sarebbe stato quello di andare in sposa ad un uomo di alto lignaggio scelto dalla sua famiglia. No: il cuore di Rosalia cercava di più, desiderava un amore che fosse duraturo, eterno, e trovò quello di Cristo.
    Come la sposa del Cantico dei Cantici, da cui è tratta la prima lettura di oggi, Rosalia ha ascoltato la voce del suo diletto che, con agilità e trepidazione, nella sua giovane età si faceva strada per conquistare il primo posto nel suo cuore, a scapito di tutti i progetti belli e grandi che sul futuro della giovane fanciulla erano già pronti ma che non incontravano i suoi più profondi desideri.
    Tutto rifiorisce nell’incontro di Rosalia con Cristo! E questo è già un importante insegnamento per noi che vogliamo ‘ come Rosalia ‘ mantenere salda la nostra volontà di stare con il Signore. Gli inverni e le piogge delle nostre inconsistenze, della solitudine e del peccato devono lasciare il posto ai fiori della bellezza di Dio, ai canti di gioia e di festa, ai frutti e ai profumi di novità di vita.