Tratta: “Bisogna organizzare la resistenza”

“Bisogna organizzare la resistenza”. E’ l’alto grido fatto riecheggiare in Cattedrale dall’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, lo scorso 8 febbraio, in occasione della veglia di preghiera contro la tratta di persone. L’iniziativa organizzata dall’USMI Sicilia, in occasione della la Festa di Santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese, liberata e divenuta religiosa canossiana, canonizzata nel Duemila, ha avuto un tema abbastanza significativo: “Insieme contro la tratta di persone”. Si è trattato di un momento forte, partecipato da molti giovani e da tante persone impegnate nell’accoglienza dei migranti. Tutti per sostenere l’incedere di storie di anonimato e sofferenza che attendono la liberazione che è stato rappresentato da alcuni figuranti che all’inizio di questo intenso momento, hanno percorso la navata della Cattedrale con indosso un abito nero e con il volto coperto da una maschera bianca. Giunti in presbiterio i giovani si sono seduti ai piedi dell’altare dove sono stati slegati i polsi e tolte le maschere come a restituire loro identità e dignità, illuminati da un cero offerto dall’assemblea. Tra i banchi della Cattedrale anche il sindaco Leoluca Orlando e i rappresentanti delle altre religioni presenti a Palermo, Padre Russell Ruffino della Chiesa Anglicana e il Pastore Peter Ciaccio della Chiesa Valdese.